"Credevo che le parole fossero la sorgente del delirio. Lui mi
intontisce di parole, mi dicevo. Enfatizzati dallo schermo del computer,
i concetti sembrano palpitare nella penombra della lampada sul mio
tavolo. Ma…non è così semplice. Tutto ciò che ottiene una facile
spiegazione, di solito, non lo è affatto. Dunque le parole si rivelano
per ciò che sono: parole. Niente anima, passione, intensità, se
non quelle di chi ci sta dietro, di chi le ha scritte. Così incontro
te, più intenso delle tue parole, più appassionato delle tue lettere e
le mie buone intenzioni si sfilacciano come nuvole spazzate da un vento
imprevisto. Restiamo tu ed io, e certi silenzi..."
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