“ Si scrive ciò che si sente e si vive. Si scrive con tutto il proprio essere. E’ la sola maniera di essere onesti, di essere se stessi”.

Ivy Compton-Burnett

DONNE DI CUORI





DONNE DI CUORI 
di Alina Rizzi  
( Rusconi Libri, 2010 - € 11,90)
“…in piedi sul tavolo, abbracciate, sorridenti, protese verso lo sguardo anelante del fotografo come verso quello del più radioso destino, in perfetto equilibrio sopra sei paia di tacchi a spillo.” Eccole le sei donne, giovani, affascinanti, intraprendenti, che abitano l’ultimo libro di Alina Rizzi, che già si è fatta notare col fortunato AMARE LEON da cui il regista Tinto Brass ha tratto un film. Sei donne che riunendosi per...


La libertà di una serata al femminile.

“Donne di cuori” è il titolo del nuovo romanzo dell’autrice Alina Rizzi
Incontro tra amiche per un addio al nubilato tra confessioni ed emozioni
Isabella Borghese
( dal CORRIERE NAZIONALE 16-1-2011)
Quale bellezza e quale intimità può nascere tra sei donne-amiche che partecipano aun addio al
nubilato e subito dopo decidono di proseguire la notte insieme?
“Donne di cuori”, di Alina Rizzi (ed. Pizzo Nero) racconta la storia di una serata.
L’addio al nubilato di Barbara avviene in un locale milanese e termina alle due di notte.
Sul finale la festeggiata e le sue cinque amiche, Carmen, Sara, Rita, Cinzia e Nadia, tutte più che
trentenni, si incontrano nel desiderio reciproco di percorrere quaranta minuti di autostrada per
raggiungere l’abitazione della promessa sposa che si affaccia sul lago di Como.
Proprio tra queste mura le sei amiche, come non è mai accaduto prima, si lasciano andare a
confessioni che rivelano molto dei loro desideri, della loro intimità e dei segreti che nascondono
ai propri compagni (per chi di loro li ha). Le fantasie sessuali al femminile in tutte le infinite diversità appaiono di certo i temi principali del romanzo.Proprio questi argomenti, che nascono
tra le donne, creano nella casa un'atmosfera piuttosto intima, caratterizzata da una forte complicità e da una voglia reciproca di scoprire nelle storie vissute dalle amiche ,parti sconosciute del loro carattere. Avremo così davanti ai nostri occhi l'idea chiara di quanto sia differente e complesso l’universo femminile e di quanto le donne tra di loro sappiano confessare di sé. Tra le sei amiche allora troviamo chi nelle agenzie sceglie il proprio “uomo ideale”, chi riconosce il sesso come un semplice bisogno personale. Un’altra eccellente prova di Alina Rizzi, narratrice del corpo femminile.


con Katia Trinka Colonel alla Libreria LA CORNICE - Cantù


con Tommaso Fanzone della libreria LA CORNICE
Alla Libreria Feltrinelli di Como, con Katia Trinka


 

ALINA RIZZI, "DONNE DI CUORI" PER UN EROS ROSSO FUOCO

di Lorenzo Morandotti
(Corriere di Como, 24 ottobre 2001)
Nell'erbese, per la precisione a Castelmarte, vive e lavora una "donna di cuori" che scrive racconti erotici intingendo la penna nell'inchiostro rosso fuoco. Il suo primo romanzo, "Amare Leon", uscito nel '98 per l'editrice Pizzo Nero e ristampato dal Club degli Editori, ha venduto oltre 30.000 copie e solleticato l'interesse del regista porno-soft Tinto Brass, che ne ha acquistato i diritti per farne un film. E' la storia di una donna trascurata dal marito che trova altre strade per soddisfare i suoi desideri. L'erbese in questione è la giornalista Alina Rizzi, freelance trentatreenne, giovane ma già molto apprezzata come scrittrice, che il prossimo 10 novembre presenterà alla libreria di Via Volta ad Erba, alle 18,30, la sua ultima fatica letteraria. Il libro, un romanzo breve, è intitolato appunto "Donne di Cuori" ed esce per le edizioni Lietocollelibri di Parè, dirette da Michelangelo Camilliti. I più curiosi possono leggere il primo capitolo sul sito Internet www.lietocolle.it. Alina ama autrici "di culto" quali Margherite Duras e Clarice Lispector e considera un altro classico del '900 la scrittrice Anais Nin, maestra insuperata dell'eros. Non a caso la sua nuova storia erotica, secondo titolo della collezione "Il Delta di Venere", cita la prefazione della Nin ai suoi Racconti erotici: "In numerosi brani, intuitivamente, ho utilizzato il linguaggio di una donna, descrivendo i rapporti sessuali come li vive una donna". "Ho tentato- aggiunge Alina - di dar voce ad alcune delle bizzarre fantasie che molte donne coltivano, spesso ancora in segreto."
Protagonista del libro è un gruppo di signore che in una festa di addio al nubilato raccontano a turno spregiudicate avventure erotiche. La Rizzi si è inoltre recentemente avvicinata alla poesia, e il suo prossimo libro erotico sarà proprio in versi. Si intitolerà "rossofuoco" e vedrà la luce sempre per i tipi di Lietocolle.
La serata di presentazione a Erba prevede, tra gli ospiti, nomi illustri del panorama poetico italiano, quali l'erbese Giampiero Neri e i milanesi Maurizio Cucchi e Franco Loi, già autori per Lietocolle.


DONNE DI CUORI, UN PREZIOSO ROMANZO DI ALINA RIZZI
di Francesca Mazzucato
(dal sito www.energheia.com)
Un piccolo libro prezioso. Un linguaggio fluido che naviga nell'acqua, intrigante. Rimane addosso, non si perde. Seduce, passo dopo passo. E' il nuovo romanzo di Alina Rizzi, dopo il fortunato "Amare Leon". Si tratta di una scrittrice da tenere d'occhio, una "femmina di passione", una artista finissima della parola con quella sensibilità femminile che si incarna in un linguaggio cesellato, come riflesso in specchi paralleli invasi da una luce nuda e trasparente. "Donne di Cuori" è pubblicato in una raffinatissima edizione dalla Lietocollelibri, la casa editrice di Michelangelo Camilliti. Se non conoscete questo piccolo editore attento alla qualità, con un sincero amore per l'oggetto libro, visto come prodotto di creatività e artigianato all'antica, vi consiglio di visitare il sito www.lietocolle.it dove troverete vere chicche e proposte molto interessanti. Ma il libro della Rizzi, oltre alla splendida edizione, è un libro rilevante per il contenuto, per l'attenzione allo stile: "…Il sole, già alto alle nove di mattina, arroventava la terra battuta, le grosse pietre rosate, le dune di sabbia. Una leggera brezza trasportava piccole e grandi sfere di rovi lungo la strada, che rotolando fino alle siepi di fichi d'india s'incastravano poi tra i cespugli oppure scivolavano verso il mare…di tanto in tanto….sfiorava il medaglione che aveva al collo, oppure il bracciale attorno al polso, e allora provava un fremito sotto le costole e un guizzo nello stomaco, così simile alla fame, così simile alla nostalgia." C'è musicalità, a volte sincopata, a volte barocca, a colte quasi jazz. C'è calore avvolgente, pathos ed erotismo ma non solo in questo romanzo di cui non vi svelerò la trama per non rovinarvi il piacere della lettura. La scrittrice all'inizio cita la Duras e, al termine, si richiama alla Nin. Fa molto bene perché la sua scrittura e le storie che sceglie di raccontare, ben si inquadrano in quella "scrittura delle passioni", che definire erotica, o erotic-chic sarebbe molto limitativo, di cui Duras e Nin, così come Colette e Jean Rhys sono state esimie rappresentanti.


DONNE DI CUORI CHE GIOCANO CON L'EROS
di Federica Rossi
(Corriere di Como, 10 novembre 2001)
Si dice erotico ciò che ispira all'amore sensuale o che suscita desideri sessuali, ma pur vivendo il terzo millennio, che pare sia all'insegna della trasgressione, questo aggettivo viene ancora sussurrato, velato da una sorta di pudore. La comasca Alina Rizzi, abile scrittrice di letteratura erotica, è un'appassionata interprete dei sentimenti più nascosti dell'universo femminile, presenta il suo ultimo libro "Donne di Cuori" (edito dalla Lietocollelibri; pp.87, 20.000 lire) oggi alle 18,30 alla libreria di Via Volta 28, a Erba.
"Oggi così come ieri, l'erotismo è vissuto come peccato - dice la scrittrice - Oggi c'è più libertà è vero, si può "osare" di più anche in pubblico. Ma purtroppo tanta libertà ha portato ad un'inevitabile caduta del desiderio: si parla tanto di sesso che vi abbiamo fatto l'abitudine".
L'autrice del libro non nasconde che, per scrivere un testo erotico, occorre una buona dose di coraggio per esprimersi liberamente. "La donna che scrive e descrive le proprie emozioni più intime, i suoi desideri più segreti , le fantasie, i sogni come li vive, senza censurarsi - continua - è considerata ancora una provocatrice, una ribelle." Il nuovo romanzo è una sorta di racconto confidenziale tra sei amiche che si lasciano andare alla narrazione delle loro avventure erotiche. "Ognuna ha un carattere diverso - dice la Rizzi - ciò che hanno in comune sono la curiosità di buttarsi in rapporti insoliti e il bisogno di abbandonarsi alle emozioni, di seguire il filo rosso del desiderio concedendosi pause di libertà nella vita di ogni giorno."
La scrittrice svela le pieghe più nascoste della personalità di ognuna delle protagoniste, sollecitando con arguzia la fantasia personale del lettore, senza mai indugiare in falsi moralismi. Alina Rizzi, che è anche autrice di liriche presto raccolte in "Rossofuoco" , ha realizzato anche opere diverse, non erotiche. "Ho scritto un libro di racconti, RITRATTI, per le edizioni ConTatto, in cui ho provato ad attraversare l'universo femminile in tutte le sue sfumature."

INTERVISTA DI GRAZIA SCANAVINI

-Ciao Alina. Partiamo dall'inizio. Perché scrivi di erotismo?
Ho iniziato a scrivere di erotismo nel 1998, quando in Italia le donne ancora non firmavano i propri testi erotici e nella collana Pizzo Nero dell’editore Borelli di Modena c’erano solo autrici inglesi, oltre Francesca Mazzucato ed io.
Si può dire che fosse, a quel tempo, trasgressivo occuparsi di questo “genere” letterario. A me interessava, come sempre, occuparmi di argomenti scomodi: allora era l’erotismo descritto dalle donne, oggi sono altri (per esempio la maternità e i suoi lati oscuri, su cui ho scritto e sto ancora lavorando).Il mondo delle donne, anzi, l’universo femminile, mi ha sempre incuriosito molto e ho cercato di conoscerlo in tutte le sue varianti negli ultimi 20 anni. Scrivere mi è servito a raccogliere le idee, ad elaborare i miei vissuti personali, a dare voce alle storie di tante donne incontrate e apprezzate.
Il mio primo libro erotico si intitola AMARE LEON, e racconta della noia della vita di coppia, soprattutto quando il marito è assente o distratto; ma anche dei desideri più intimi, spontanei, a volte irrazionali o inconsapevoli di una moglie che ha perso l’allegria, e la ritrova con uno sconosciuto molto affascinante. Da questo libro il regista Tinto Brass ha tratto il suo ultimo film: Monamour.
Ora il libro si trova nelle edizioni Rusconi Libri, fresco di ristampa. E’ un romanzo che hanno apprezzato sia gli uomini che le donne, forse per motivi diversi, ma non importa. Ciò che a me interessa, quando pubblico un libro, è costruire un ponte tra quello che sento e gli altri. Un ponte che dia la possibilità di scoprirsi, trovarsi, riconoscersi. Anche di superare la solitudine imperante (molto diffusa anche tra gli artisti).
-Se e cosa ha cambiato nella tua vita esporti con le scritture erotiche?
In me non ha cambiato nulla. E’ cambiato invece il modo di guardarmi degli altri, più malizioso.
Non mi è piaciuto essere etichettata subito come “scrittrice erotica” sorvolando sui libri di poesie e i racconti – non erotici! – pubblicati in precedenza. Ma essendo una giornalista, comprendo le esigenze editoriali di “sparare” titoli che attirino l’attenzione. Quel che è certo, è che io ho scritto anche altro e l’erotismo mi interessa a fasi alterne, come capita un po’ a tutti credo.
- La tua bibliografia nel genere erotico?
Ho pubblicato tre romanzi erotici: "Amare Leon", il primo. "Passione sospesa", che era un po’ il seguito della storia precedente quindi la protagonista era la stessa. E lo scorso dicembre DONNE DI CUORI (Rusconi Libri), un romanzo più corale, più sfaccettato, più allegro forse. Poi ovviamente ho pubblicato anche dei racconti in riviste e antologie.
- Quale di questi tre libri preferisci?
Credo che DONNE DI CUORI sia un libro anche divertente, piacevole da leggere, per le sue atmosfere ricercate, per le numerose protagoniste femminili, per le descrizioni particolareggiate di luoghi e situazioni diverse dal quotidiano.
Ma può essere anche interessante perché inframmezzato dai rapidi dialoghi di sei donne moderne, amiche ma diversissime l’una dall’altra, che quindi commentano senza falsi moralismi le relazioni che hanno avuto, e poi magari bisticciano, chiedono spiegazioni, si scambiano consigli.
Molte donne possono ritrovarci le proprie fantasie o le proprie esperienze, e molti uomini curiosi possono finalmente sapere cosa si dicono le donne, e con quali termini, quando sono sole e parlano di sesso.
Una mia amica recentemente ha dato il libro come dono di nozze ad una coetanea: mi è sembrato un gesto carino e disinvolto. Segno che per le donne non è più trasgressivo leggere ( o scrivere di sesso), e che quindi un altro (piccolo) passo è stato fatto verso la completa possibilità espressiva dei nostri desideri e delle nostre esigenze.


PRESENTAZIONE ALL'OFFICINA COVIELLO, Milano, 2011










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