La Coperta delle Donne
cerca una nuova sede espositiva
Care amiche e amici, la Coperta delle Donne cerca una nuova casa, dove stabilirsi a lungo e poter essere visitata e apprezzata con calma in tutta la sua multicolor - e multiculturale - bellezza. Se avete voglia di ospitarla o avete un'idea su dove potrebbe essere collocata scrivetemi. Spero di ricevere tante proposte e poterla riappendere prestissimo! grazie.
La Coperta trova casa a:
Villa Mariani
(Casatenovo)
Un ringraziamento speciale ad Irene Carossia, direttrice del Centro di Ricerca e Sperimentazione Teatrale di Villa Mariani, per l'entusiasmo e l'ospitalità.
Casa Delle Artiste - Spazio Alda Merini
dal 23 novembre al 13 dicembre 2019
Via Magolfa, 32 - Milano
ingresso libero
TRIUGGIO, 25 novembre 2018
Sala consiliare
alla mia destra l'assessora e vicesindaco Iride Enza Funari e il sindaco di Triuggio |
ARCORE, marzo 2017
In occasione della nuova esposizione ad Arcore sono stati cuciti 10 nuovi pannelli di:
Brigida Bianchi, Enrica Mauri, Luciana Benedetti, Patrizia Langiano, Rosa Maria Corti, Nadia Valloni, Biancas Tagnaio, AR.
La coperta raggiunge quindi la dimensione record di cm 300 per 630.
Ringrazio per l'invito e la collaborazione il critico Alberto Moioli e l'assessora Paola Palma.
GROSSETO 2016
Bello anche il retro! |
con le amiche di Grosseto |
Rosanna Rondelli, che ringrazio per l'organizzazione sul posto |
per aver fatto da tramite e portato il progetto fino a Zanzibar.
Palazzo Comunale di Lambrugo, (CO)
12 marzo 2016
PALAZZO DEL MEDIOEVO
Olgiate - 8 marzo 2014
Ancora più grande!!
La coperta delle Donne oggi misura cm 300 di altezza e cm 600 di larghezza.Riunisce i lavori di quasi 200 donne ed é pronta ad accoglierne tanti altri. Se desiderate partecipare con un vostro lavoro, scrivetemi e vi darò ogni informazione utile.
Segrate, 23 novembre 2013
L'associazine D COME DONNA ospita la Coperta delle Donne
con Enza Orlando, la Presidente dell'Associazione "D come Donna" |
Novembre 2013
LA COPERTA DELLE DONNE
Cari
amici,
la
COPERTA DELLE
DONNE ha
una sorellina: LA COPERTA CHE
UNISCE, realizzata dalle donne dell’Associazione D COME DONNA,
di Segrate (MI).
Potete vederle
entrambe, partecipando alla Mostra Laboratorio Rosa
Shocking.
Nell'occasione scoprirete la Coperta arricchita di 19 pezzi, provenienti da Italia e Zanzibar!
AUDITORIUM
ISTITUTO COMPRENSIVO ALBERT SCHWEITZER
VIA
SAN ROCCO 4, SEGRATE (MI)
DA
SABATO 16
A DOMENICA 23 NOVEMBRE
2013
SABATO
E DOMENICA 10.00 - 19.00 (ORARIO CONTINUATO)
DAL
LUNEDÌ AL VENERDÌ 16.00 - 19.00
Sabato 23/11 FESTA per la
conclusione del manufatto "La coperta che unisce" potrete ammirare il grande
lavoro che le donne del territorio hanno portato a termine; nella stessa
occasione festeggerà questo evento anche la famosa "Coperta delle donne" di
Alina Rizzi,
quest'ultimo manufatto sarà esposto durante tutta la settimana della Mostra ed
alla conclusione di sabato 23/11 avremo il piacere di incontrare la sua
ideatrice, Alina
Rizzi, giornalista e scrittrice, che sarà presente tra
noi. Vi attendiamo numerosi per
trascorrere insieme questi giorni di "creatività
femminile".
Associazione D come Donna - Segrate -
LA COPERTA DELLE DONNE
2008-2012
Guarda il filmato trasmesso il 27-12-09
da RAI 3 nel programma di Licia Colò
"Alle falde del Kilimangiaro"
vai su YouTube al seguente indirizzo
http://www.youtube.com/watch?v=mCyMjesjlgE
ANCORA
UNA VOLTA DELL’ARTE FEMMINILE
Penelope
l’inganno
l’inganno
dolore
noia
telaio
telaio
silenziosa
musica
il giorno
e la notte
pazienza
l’attesa
ostinazione
armatura
viaggio
Ecco i
temi della tessitura.
D’altronde, anche il dolore per diventare
creativo deve farsi noia, diceva Cesare Pavese. Gli fa ecco
Ellias Canetti: appresi allora fino a qual punto l’ostinazione può diventare creativa
quando si allea con la pazienza.
L’universo tessile è, nel mondo greco e nella cultura occidentale (e curiosamente solo in quello), una prerogativa femminile. (Valeria Andò – L’ape che tesse). La figura scura e seminuda di Gandhi… accoccolato a filare il suo cotone: come un ragno, sarebbe stata improponibile nella cultura di derivazione classica greco-latina e ebraico-cristiana”. (Adriano Sofri Il nodo e il chiodo). Se per i greci tessere e filare era considerato un lavoro indegno all’uomo era diverso altrove. Erodoto riporta casi di viaggiatori in Egitto che trovavano là il mondo alla rovescia, con gli uomini che tessevano e le donne che andavano al mercato.
L’universo tessile è, nel mondo greco e nella cultura occidentale (e curiosamente solo in quello), una prerogativa femminile. (Valeria Andò – L’ape che tesse). La figura scura e seminuda di Gandhi… accoccolato a filare il suo cotone: come un ragno, sarebbe stata improponibile nella cultura di derivazione classica greco-latina e ebraico-cristiana”. (Adriano Sofri Il nodo e il chiodo). Se per i greci tessere e filare era considerato un lavoro indegno all’uomo era diverso altrove. Erodoto riporta casi di viaggiatori in Egitto che trovavano là il mondo alla rovescia, con gli uomini che tessevano e le donne che andavano al mercato.
Per gli
ebrei prima, e per i cristiani dopo, una donna efficiente è quella che:
si interessa della lana e del lino
sta sempre occupata con le mani…
le sue mani le mette alla conocchia
le dita sue si occupano del fuso…
Proverbi
di Salomone
In Grecia
una corona annuncia la nascita di un maschio, una manciata di lana – di una
femmina.
Se è vero che il mito è un’enciclopedia, quello di Penelope è il capitolo sulla tessitura. Le donne stanno al telaio come gli uomini alla guerra. “La navette est à la tisserande ce que la lance est au guerrier” (Papadopoulou-Belmehdi). Gli opposti sono gli elementi più interessanti di questo mito. “Le popolazioni primitive, e anche le civiltà classiche, hanno elaborato accurate tabelle dei principi dualistici che dominano la vita umana sulla terra… la tabella dei Pitagorici elencava così i principali: finito-infinito; dispari-pari; unità-pluralità; destra-sinistra; maschio-femmina; quieto-mosso; retto-curvo; luce-oscurità; buono-cattivo.
Se è vero che il mito è un’enciclopedia, quello di Penelope è il capitolo sulla tessitura. Le donne stanno al telaio come gli uomini alla guerra. “La navette est à la tisserande ce que la lance est au guerrier” (Papadopoulou-Belmehdi). Gli opposti sono gli elementi più interessanti di questo mito. “Le popolazioni primitive, e anche le civiltà classiche, hanno elaborato accurate tabelle dei principi dualistici che dominano la vita umana sulla terra… la tabella dei Pitagorici elencava così i principali: finito-infinito; dispari-pari; unità-pluralità; destra-sinistra; maschio-femmina; quieto-mosso; retto-curvo; luce-oscurità; buono-cattivo.
Queste coppie di opposti si comportano in maniera singolare. Così la destra, il sesso maschile, la luce, il bene, la forza, la vita stanno da una parte; la sinistra, il sesso femminile, il buio, il male, la debolezza, la morte.
La nostra
risposta?... trasformando la tela in
un’operazione della mente. Quindi
dell’arte.
Mente –
caccia – tessitura, sono elementi legati da un forte legame di parentela che il
ragno, per sua natura, riassume dentro di sé perché tessendo ordisce la sua
astuta caccia. Come dice Democrito, la tessitura è un’arte appresa proprio
imitando il ragno e gli uomini sono suoi discepoli. La caccia del ragno è
scuola d’arte e d’architettura, ma anche scuola per la condotta in battaglia di
Atena (tessitrice anch’essa), “non è selvaggia impetuosità ma un qualche cosa
di coltivato con raffinatezza, è danza, tattica, abnegazione” Atena sostituisce
la lancia al filo, ma alla forza – strategia.
Ecco,
Arianna, figlia di Monosse e quindi sorella, per via di madre, di Minotauro. Fu
grazie all'innamorata fanciulla che l'eroe poté uscire dal labirinto dipanando
verso l'uscita un gomitolo di filo d’Arianna
E infine –
Vello d'oro. Alla ricerca di questo favoloso manto d'oro si avventurarono gli
Argonauti. All'impresa partecipò anche l’infelice Orfeo. Calmava il suo canto i
flutti del mare in tempesta, aiutava gli Argonauti di non cadere preda delle
malìe di Sirene che saranno anche le tentatrici di Ulisse e dei suoi uomini
nell'Odissea, chiamandoli negli abissi. Che altro non sono che Ventre. Lì si
cella il Mistero dell’Universo. Ventre è Donna. Il filo d’Arianna ci riporta
all’Itaca. La tela si fa, la tela si disfa. L’attesa delle stagioni. Cicli
della vita e della storia.
150
artiste della Coperta delle donne, ideata da Alina Rizzi, sono Penelope o
Atena, Arianna o Pandora, con un linguaggio suggestivo,
che attinge alle antiche storie narrate attorno al fuoco e nelle odissee degli
argonauti, hanno creato un mare a quadretti tempestoso di colori. Quindi
un tappeto volante.
Buon viaggio, care pellegrine.È ora.
Ascoltando
il canto (testo collettivo) delle
Madres de la Plaza
de Mayo
“Como una manta de retazos
…como una manta de retazos,
“dijimos un dia,“ de ésas que
cosìan
nuestras abuelas. Cada retazo
nos dejaba imaginar
la historia de una vida
diferente de las demàs.
Pero unido a los otros por
ese arte de mujeres
nos servìa de abrigo y de
memoria.
Esas mantas enserraban la
historia
de toda una familia…”
“Come una
coperta fatta di pezze
…come
una coperta fatta di ritagli,
“abbiamo
detto un giorno”, di quelle che cucivano
le
nostre nonne. Ogni pezza ci lasciava immaginare
la
storia di una vita differente.
Ma
unita alle altre quell’arte di donne
ci
serviva da riparo e da memoria.
Quelle
coperte racchiudevano la storia
di tutta una
famiglia”
Quelle coperte racchiudevano la
storia. Forse Odisseo era un disaparicidos originario? Per le donne gli uomini calati nel nulla lo sono sempre. Così le donne tessono. E cantano.
Evelina
Schatz
(testo pubblicato sul
catalogo della mostra “Libro d’artista”
a cui ha
partecipato la Coperta
delle Donne. Mosca, 26-30 novembre 2008)
MILANO
Biblioteca Chiesa Rossa
dal 14 al 28 settembre 2013
GROSSETO 8 marzo 2012
presso la Sala delle Contrattazioni della CAMERA DI COMMERCIO
con LA LIBRERIA DELLE RAGAZZE
Saronno, Casa Morandi.
dal 5 al 20 marzo 2011
(con esposizione di opere di Alina Rizzi e Marisa Cortese, ispirate alla Coperta delle Donne)
Marisa Cortese e Alina Rizzi
Marisa Cortese e Alina Rizzi
Il sindaco di Saronno, Marisa Cortese, Alina Rizzi, l'assessore Daniela Nasi
LA COPERTA DELLE DONNE
a TRAVAGLIATO (BR) dal 9 al 30 ottobre 2010
Chiesa del Suffragio
Inaugurazione sabato 9 ottobre ore 21,30 con Alina Rizzi
Ecco una bellissima poesia di Madre Teresa di Calcutta dedicata a tutte le donne.
CIO' CHE CONTA
Tieni sempre presente che la pelle fa le rughe,
i capelli diventano bianchi,
i giorni si trasformano in anni…
Però ciò che è importante non cambia;
la tua forza e la tua convinzione
non hanno età.
Il tuo spirito è la colla di qualsiasi tela di ragno.
Dietro ogni linea di arrivo
c’è una linea di partenza.
Dietro ogni successo c’è un’altra delusione.
Fino a quando sei viva, sentiti viva.
Se ti manca ciò che facevi, torna a farlo.
Non vivere di foto ingiallite…insisti
anche se tutti si aspettano che abbandoni.
Non lasciare che si arrugginisca
il ferro che c’è in te.
Fai in modo che invece che compassione,
ti portino rispetto.
Quando a causa degli anni non potrai correre,
cammina veloce.
Quando non potrai camminare veloce, cammina.
Quando non potrai camminare, usa il bastone.
Però…non trattenerti mai!!!
INCONTRO MULTICULTURALE
SALE E SPEZIE
Sala Comunale - SALA MARASINO (Brescia)
SALE E SPEZIE
Sala Comunale - SALA MARASINO (Brescia)
Alcuni visitatori della Coperta delle Donne a Sale Marasino....
“PER MANO DI DONNA ”
mostra multietnica di artigianato femminile
Venerdì 11 giugno ore 18.00
Sede della Fondazione,Cemmo di Capo di Ponte
(BRESCIA)
Una selezione di materiali di artigianato femminile che raccontano abilità delle donne “di casa” e delle donne straniere che qui hanno costruito una “nuova casa”. Con l’esposizione della Coperta delle donne, un grande manufatto artistico realizzato grazie al contributo di centosettanta donne di tutte il mondo su un progetto di Alina Rizzi. Alla presenza dell’autrice.
INGRESSO LIBERO E GRATUITO
Fondazione Cocchetti in collaborazione con:
Comune di Pisogne, Biblioteca L. Belli di Pisogne, Comune di Capo di
Ponte, Centro Casa Giona, Fondazione Piccini per i diritti dell’uomo,
Parrocchia di Darfo Boario Terme, Associazione Epocadonna, Medici Senza
Frontiere
poesia di Viviane Ciampi: "La coperta delle Donne"
LA
COPERTA DELLE DONNE
LA COUVERTURE DES FEMMES
In primis
i fili
da
annodare
nelle zone del simbolico.
Punto
su
punto
ribattere.
E aghi e spilli qui nel
palmo della mano
dove s’inventano le
storie del fare, le leggende della tenacia.
Poi ricami e richiami.
Concreti. Per niente retorici.
Con l’idea, però, di un
tessuto robusto, intricato
e tutta una mappatura di
cuori trafitti da piume che fanno starnutire:
noi non siamo imputabili
di deviazioni nell’incoerenza.
Tra due chiacchiere, tra
l’affanno mite che ti prende,
tra voci di cotone certe
cose emanano:
mito cronaca tragedia e
favola si confondono.
Così, parlando
parlando,
cucendo, un po’
schizofreniche viaggiamo
sogniamo sorelle che
transitano nel deserto
e sciamane con braccia
levate al cielo quando sono inquiete.
I nomi fanno ben sperare:
Alina la Dolce
o Carmen la Rugiada, Anna dalle Lunghe
Mani,
Mireille des Beaux Jours, Aurélie la Blonde
qui vient coudre l’amour les jours de l’orage.
Et leurs mains travaillent et leurs mains
tricotent
ça rigole ça chante ça prend des voix
d’enfants
tandis que leurs langues longuement se délient
leurs yeux lisent dans l’âme de l’autre
elles se comprennent (bien au-delà du fait de
se connaître).
Une couverture ça chauffe ça tamponne le sang
ça couvre les vivants ça devient linceul qui
cache les morts.
Quelquefois ça vous donne une idée de partage.
Oui, de partage.
Il pensiero potrebbe cadere sui punti giusti.
Identificare le vie le
trame.
Si potrebbe tessere ad
esempio una coperta anti-violenza,
una trapunta della
sorellanza, un plaid d’ironia
contro le innocenti
divisioni del passato.
Con poco, con niente.
Con la forfora della
stupidità.
Con i fili di
mansuetudine della terra.
E magari tutto
diventerebbe chiaro.
ASSOCIAZIONE CULTURALE SIVIERA
sala Unione Industriali
Intra - Verbania
maggio 2010
con Marisa Cortese, artista e organizzatrice dell'incontro |
LA COPERTA DELLE DONNE per
SOLIDARIETA' CONTRO LA VIOLENZA
EX ATENEO - BERGAMO Città alta
( 7 novembre - 20 novembre 2009)
Maimuna e Alina
Genova, 8 marzo 2009
LE ARIE DEL TEMPO Associazione Culturale
via Lomellini 3/3, 16124, Genova, Italy
Tel: 00 39 0102468446 - E-MAIL: info@leariedeltempo.it
http://www.leariedeltempo.it
LA COPERTA DELLE DONNE.
Il progetto artistico di Alina Rizzi nasce come stimolo alla fantasia delle donne, alla loro abilità più antica – il cucito e la manipolazione di lana, fili, tessuto – e alla solidarietà tra donne. Una coperta lavorata da tante mani femminili, che scalda dentro e fuori, creando una rete invisibile, ma autentica tra sconosciute di ogni luogo: quindi un lavoro in progress, che non si pone un punto di arrivo.
La manifestazione comprenderà l’esposizione di quest’opera composta da 150 lavori di artiste di differenti nazionalità, cuciti insieme per formare una composizione della misura di cm 300 x 450.
A Genova l’esposizione della ‘coperta delle donne’ avverrà nella Sala “del Bergamasco” presso la Camera di Commercio Industria Agricoltura e Artigianato diVia Garibaldi, 4 Genova.
Domenica 8 Marzo 2009 dalle ore 16.00 alle ore 20.00 in occasione della Festa della Donna.
L' evento sarà arricchito dalla lettura di testi poetici classici e contemporanei al femminile/per il femminile, in collaborazione con l’associazione GENOVAINEDITA - www.genovainedita.it
Interventi di:
Comasia Aquaro, Silvia Ballerini, Manuela Bellisomi, Karen Carboni, Luisella Carretta, Alessandra Cenni, Viviane Ciampi, Tina Cosmai, Carolina Cuneo, Franca Fioravanti, Mario Flamigni, Marco Fabio Gasperini, Francesco Macciò, Marco Luca Picasso, Giorgio Nouvion, Alina Rizzi, Mirko Servetti, J.C, Todd
La coperta delle donne’ sarà successivamente esposta nella sede dell’associazione LE ARIE DEL TEMPO Via Lomellini, 3/3 Genova dal 10 Marzo al 14 marzo 2009 su appuntamento. (telefono 010-2468446)
Grazie di cuore a tutte le artiste che hanno partecipato all'evento e che si sono dimostrate entusiaste della Coperta e impazienti di trovare nuovi spazi di esposizione. Un ringraziamento particolare a Luisella Carretta, efficiente e ospitale organizzatrice.
Sopra due foto di Carolina Cuneo ( particolari della Coperta)
quarta fiera-mercato internazionale del
“Libro d’artista” di Mosca
26-30 novembre 2008. Casa centrale dell’artista (Krymskij val, 10). Sala № 18, terzo piano.
A cura di Michail Pogarskij
Comitato organizzativo: Evelina Schatz, Eva Novikova, Viktor Goppe, Michail Pogarskij.
“Libro d’artista” di Mosca
26.11.2008 alle 15-00 Apertura della mostra. Presentazione dei progetti speciali. CDCh (Casa centrale dell’artista). Sala № 18.
Verranno illustrati i progetti speciali: “La coperta delle donne” (curatore Alina Rizzi, Italia). Hanno partecipato alla realizzazione della coperta circa 150 artisti europei; “Botinok” (Stivaletto, curatore Aleksandr Lavrent’ev); progetto degli studenti del MGChPU “Stroganov” (Università statale d’arte e pedagogia di Mosca). “Ždu” (Attendo) – progetto di Aleksandr Lišnevskij (Rostov-na-Donu), “Art-ekvilibrium” (Arte-equilibrio), “Čten’ i Nečten’ (“Letto e non letto”) progetto speciale di Michail Pogarskij. Dettagli su www.pogarsky.ru
26-30 novembre 2008. Casa centrale dell’artista (Krymskij val, 10). Sala № 18, terzo piano.
A cura di Michail Pogarskij
Comitato organizzativo: Evelina Schatz, Eva Novikova, Viktor Goppe, Michail Pogarskij.
“Libro d’artista” di Mosca
26.11.2008 alle 15-00 Apertura della mostra. Presentazione dei progetti speciali. CDCh (Casa centrale dell’artista). Sala № 18.
Verranno illustrati i progetti speciali: “La coperta delle donne” (curatore Alina Rizzi, Italia). Hanno partecipato alla realizzazione della coperta circa 150 artisti europei; “Botinok” (Stivaletto, curatore Aleksandr Lavrent’ev); progetto degli studenti del MGChPU “Stroganov” (Università statale d’arte e pedagogia di Mosca). “Ždu” (Attendo) – progetto di Aleksandr Lišnevskij (Rostov-na-Donu), “Art-ekvilibrium” (Arte-equilibrio), “Čten’ i Nečten’ (“Letto e non letto”) progetto speciale di Michail Pogarskij. Dettagli su www.pogarsky.ru
“Libro d’artista” di Mosca
SPAZIO SCOPRICOOP
presenta
LA COPERTA DELLE DONNE
un progetto di Alina Rizzi
inaugurazione
Lunedì, 10 novembre ore 19,00
Via Arona,15 – Milano (1° piano)
Sarà presente Alina Rizzi e una rappresentante del CISDA
presenta
LA COPERTA DELLE DONNE
un progetto di Alina Rizzi
inaugurazione
Lunedì, 10 novembre ore 19,00
Via Arona,15 – Milano (1° piano)
Sarà presente Alina Rizzi e una rappresentante del CISDA
(Orari di visita: martedì 4 nov. dalle 16,30 alle 17,30 – mercoledì 5 nov. dalle 18,30 alle 19 –
Venerdì 7 nov. dalle 17 alle 18. Informazioni: alinarizzi@virgilio.it
Venerdì 7 nov. dalle 17 alle 18. Informazioni: alinarizzi@virgilio.it
presenta
LA COPERTA DELLE DONNE
un progetto di Alina Rizzi
LA COPERTA DELLE DONNE
un progetto di Alina Rizzi
inaugurazione Mercoledì, 27 agosto ore 17,30
Introduce il critico Evelina Schatz e partecipa una rappresentante del CISDA
Hanno contribuito alla COPERTA più di 150 donne, tra cui moltissime artiste italiane e straniere:
Via Roosevelt 2/A - L'esposizione proseguirà dal martedì al sabato, dalle ore 11 alle 19, fino al 6 settembre
Galleria
Quintocortile
Viale Col di Lana 8 - 20136 Milano - tel. 338. 800. 7617
Viale Col di Lana 8 - 20136 Milano - tel. 338. 800. 7617
Care artiste,
Lunedì 31 marzo presso Quintocortile, Viale Col di Lana 8, Milano, alle ore 19 ci sarà la raccolta dei lavori per la Coperta delle donne di Alina Rizzi di cui Evelina Schatz si è fatta promotrice.
Essendo il 31 anche il giorno del compleanno di Mavi Ferrando ci sarà un doppio motivo per incontrarsi e fare un brindisi insieme.
31 marzo 2008 alle ore 19
CONSEGNA COPERTA (con festa)
ALCUNE TESTIMONIANZE DELLE AUTRICI DELLA COPERTA:
MAIMUNA E LA COPERTA
Ieri sera verso la una di notte
ho finito il mio quadrato per la
Coperta delle Donne. Che piacere realizzarlo! Grazie. Mi sono
ricordata quando nel deserto, la sera, alla luce di una lampada al kerosene con
attorno migliaia di piccoli insetti attirati dalla luce, mia Mamma tirava fuori
una grossa borsa chiamata "the rag bag" ossia la borsa degli stracci.
Questa borsa ci accompagnava in tutti gli spostamenti che mio padre giudice
subiva ogni 18 mesi o 2 anni. Era l'incubo della mia mamma perchè mio Padre
collezionava di tutto, soprattutto le antichità, le porcellane cinesi e
giapponesi, le armi antiche, mobili, sculture, i ricami dei nomadi della nostra
provincia. Tutte queste cose preziose andavano impacchettate con cura in un
grosso baule rosso che conteneva anche la rag-bag e assieme ai 2 pianoforti
della mia nonna hanno attraversato le dune, le sabbie, le stradine del deserto.
Grazie a queste follie di mio padre e al suo striminzito stipendio, noi avevamo
solo i vestiti e le scarpe che erano assolutamente necessari. Il lusso, gli
extra, erano parole sconosciute a casa. Di conseguenza ogni cosa era riciclata,
specialmente i vestiti e la biancheria di casa. La rag-bag ci ha accompagnato
finchè ho lasciato il mio paese per andare a studiare da mia nonna in
Inghilterra. Ogni sera, senza radio né TV, né luce elettrica, né acqua corrente
ci incontravamo con le zie, le cugine, gli amici in visita ( rari per il caldo
insopportabile e le zanzare), spesso anche sole, a lavorare le nostre coperte,
cucendo insieme quadratini piccoli di stoffa rimasti da ogni tipo di avventura
domestica. Nel deserto la malaria è comune e mio fratello ed io ne eravamo
vittime. La febbre altissima era accompagnata da brividi e soprattutto da
incubi ricorrenti. Così ci coprivamo con queste nostre coperte
("rasai" nella nostra antica lingua Sindhi), creando una montagna
sopra di noi. Ricordo ancora, dopo tanti
anni, la provenienza dei piccoli quadrati cuciti insieme: erano come un'ancora
a cui mi aggrappvo per rassicurarmi durante quegli incubi tremendi. Altre
volte, protette dalle zanzariere dei letti, dormivamo sotto il cielo stellato
del deserto, io e le mie sorelle aggrappate l'una all'altra sotto i
"rasai", ascoltando i guardiani della notte. Perchè la notte nel deserto
è molto fredda. Ma che voglia di tornare!
Il mio quadrato per la Coperta delle donne è preso dalla mia rag-bag che, come puoi immaginare, è ricca
di ogni tipo di stoffa riportata anche dalle mie visite al nostro santo Pakistan. Ho scelto questo pezzo liso e
consumato, tratto da una vecchia giacca da pigiama di mio marito Alberto,
chiamato Bertie, il nome ricamato sul quadrato. La fragilità, la resistenza
della stoffa, simbolizzano la nostra lunga convivenza, il matrimonio
sopravissuto, la tasca recipiente delle tante esperienze insieme, il rammendo e
ricamo del mio lavoro di donna che ricorda, racconta, ricicla e tiene insieme
la coppia e la famiglia. Anche i bottoni raccontano la storia del pigiama e li
ho cambiati con quelli che erano in casa. Volutamente non ho usato la macchina
da cucire, per stare il più a lungo possibile con questo lavoro, che mi ha dato
tantissimo piacere realizzare.
Maimuna
(Pakistan – Milano)
MARZO A GOA – CALANGUTE 2009
Siamo sedute a terra, le gambe incrociate. Dalla porta
aperta sentiamo lo sciabordio del mare. Samagra ( seguace del guru Osho) ci
ospita stasera. Lei è pittrice e ha messo tutti i colori immaginabili a nostra
disposizione… Giochiamo con i pennelli, i colori ad acqua, il glitter e la
colla, ascoltando la musica di Prem Joshua. E’ notte, siamo contente di
rilassarci in questo modo. Dipingiamo l’Om, una brezza ci tiene fresche, nonostante
l’umido e il caldo. Siamo scalze, indossiamo vestiti coloratissimi, leggeri
come il nostro animo. E’ bello lavorare in gruppo ed è proprio questo che per
noi simbolizza la Coperta delle Donne: l’unione.
Irma Kennaway
LA PASTA ROSSA (Vedovanza)
di Anna Aurenghi
Ad Anna piaceva la
pasta “rossa”.
Inutilmente i suoi
mariti,
prima di morire,
cercavano di
convincersi che
per il condimento
sarebbe bastato
qualche pomodoro
sugoso…
LONELINESS
ricerco il minimo
comun denominatore
fogli di carta
velina: sovrapposizione/sovraesposizione di fragilità resistente.
sul bianco/nel
bianco tracciare un segno di filo bianco
come tracciare
segni nelle neve
silenzi
una linea quasi a
metà
perché tra me e la
solitudine
nessuno ha vinto
nessuno ha perso.
“I’ve played with
loneliness
No one won
No one lost”
in tutto questo
biancore del gioco tra me e la solitudine in basso a sinistra tre righe di
caratteri neri le lettere trasferibili che tanto ci piaceva usare quando
eravamo bambine
calcavi sulla
lettera che magicamente appariva sul foglio
era una gioia
il senso
soddisfatto di un pomeriggio trascorso a passeggiare tra le parole
già da bambine
giocavamo felici in folgorante solitudine
come quando scende
la neve
e nel bianco le
“cose” bianche le vedi di più.
27 ottobre 2009, Monica
Galanti per la “Coperta delle Donne”
AUTRICI DELLA COPERTA DELLE DONNE
Alba
De Col, Alina Rizzi ,
Angela Tulimiero, Anna Vido ,
Anna Aurenghi, Anna Rosa Faina Gavazzi, Anne Delaby, Antonella Prota Giurleo, Antonia
Anzani , Antonia
Bozzoli, Anna Maria Prina, Ariel
Cambiati , Armanda Verdirame, Ashiti, Ass. Membranas Das 5
Marias, Aurelia Pasotti ,
Betty , Bianca Madeccia, Bice
Masciadri, Brigitte Koehne, Bruna Di Rodi, Carmam Fausta Jardim, Carolina Cuneo,
Celina Spelta, Chiara Bonetti ,
Chiara Pioppi ,
Christa Wibbelt, Clara Figueira, Clotilde Broglia, Cristina
Mambretti , Cristina
Caremi, Daniela Invernizzi, Danielle Dan, Deo Mirando, Donatella Berra, Draga
Obradovic, Elia Gatti, Elisabetta Colzani, Emanuela Comparetti, Emanuela
Mezzadri, Enrica Mauri, Eny Herbest, Estelita Branco, Evelina Schatz , Fatima
Siqueira Borges, Fausta Squatriti, Franca Munafò, Francesca Santucci ,
Giada Mariani, Gigliola Bosio, Giuliana Galli, Giuliana Postiglione, Graziela Gianola,
Gretel Fehr, Gulla Jensen, Gunel Yuran, Hanne Metthiesen, Heloisa Sonaglio,
Iara D’Elia, Ieda Mariano, Irja Rautala, Irma Kennaway , Isa
Martini, Jane Balconi, Jane
Becker , Jacira Fagundes, Julia Riambova, Jussara Leite Krombauer,
Kosty, Laboratorio Procaccini, Javinia Thys, Leci Bohn, Lidia Nawrocka,
Lis Rejnert Jensen, Lucia Thonè, Lucia De Franco, Luigia Civati, Luisa Bergamini, Luisella Carretta ,
Luiza Guttierrez, Maimuna, Manuela
Amati , Mara
Caruso , Margherita Mariani, Mari Jana Pervan, Maria Darmeli Araujo,
Maria Inversi, Maria Cecilia Remunato, Maria Da Gloria Oliveira, Maria Do Carmo
Toniolo, Maria Eliane Radè, Maria Rodrighes, Maria Julieta Ferreira, Maria
Sabrina Consonni, Maria Luisa Cangeri, Maria Pia Quintavalla ,
Mariella
De Santis , Marilde Magni, Marilè Cattaneo, Marina Rossi , Marina Costa,
Marina Giulia Crippa ,
Marines Spagnol, Marisa Cortese ,
Mariza Monte, Marta Dolfin, Mavi Ferrando, Meshter Mussoi, Micaela Tornaghi,
Monica Giopp, Monica
Galanti , Monica Rotta, Monica Wolf, Marilia Saltiel, Marithè
Bergamin, Nadia
Magnabosco , Nadia Valecchi, Nevia Gregorovic, Neiva Mattioli
Leite, Paola Pioppi ,
Patricia Yumi Kawahara, Pirjo Heino, Renate Mezenov Sa, Rita Frigerio, Rosa
Knippling, Rosa Elisa
Giangoia , Rosalba Battaiotto, Rosanna Veronesi, Rosana Lang,
Samagra, Serena Rossi ,
Shaista M Isani, Silvia Cibaldi, Simona Fumagalli ,
Sirlei Caetano, Stefania Mazzi, Stefania Della Torre, Stefania Ratti , Susanna Lehtinen , Susy
Zappa, Sylvia Faddis, Sylvie Durbec, Susanna Hinnawi, Tania Luzzatto, Teresa
Turati, Terezinha Dirce, Thereza Jacob, Thereza De Azevedo, Therezinha Fogliatto
Lima, There Boff Reis, Vera Wildner, Vera De Antoni, Vera Presotto, Viviane Ciampi , Vanna
Colombo, Wilma Baruffini ,
Yrokni, Carla Tognazzi, Subira Suleman Pandu, Club del Ricamo Grosseto, Wahida
Hened Mcee, Rosanna
Rondelli , Fatma Abdaliah, Franca Gazzarri, Teodora Bianchi,
Mosi Silima, Cinzia Cappellini, Wahida Muhammed, Fiorella e Paola Asprea, Asha
Hussein, Alessandra Giglioni Piancastagnaio, Njuma Miuadini, le vestaglie
azzurre della Mabro, Shania Rashid, Contri Daniela, Zhina Hamad, Brigida
Bianchi, Patrizia Langiano, Rosa Maria Corti, Nadia Valloni, Bianca Tagnaio,
Enrica Mauri, Luciana Benedetti.
Amici
di Villa Farina, Lucia Rosano, Elena D’auria, Lenuta Virlan, Romaniello Lucia,
Mariachiara De Ponti, Sofia Brivio, Mariangela Grano, Elena Primiano, Tiziana
Figini, Ass. Noi di Penelope, Mara Sansonetti, Serena Maggi, gruppo Fuori
Registro, Francesca Sisti, Maria Brambilla, Marina Ravot, Letizia Mor + M.M.E.,
Daniela Gilardoni, Chiara Orsenigo, Fabiola botta, Susanne Muller-Baji- Camelia
Corlatanu, Rosalba Colombo, Angie Mandy, Patrizia Pinto
MARZO A GOA – CALANGUTE 2009
RispondiEliminaSiamo sedute a terra, le gambe incrociate. Dalla porta aperta sentiamo lo sciabordio del mare. Samagra ( seguace del guru Osho) ci ospita stasera. Lei è pittrice e ha messo tutti i colori immaginabili a nostra disposizione… Giochiamo con i pennelli, i colori ad acqua, il glitter e la colla, ascoltando la musica di Prem Joshua. E’ notte, siamo contente di rilassarci in questo modo. Dipingiamo l’Om, una brezza ci tiene fresche, nonostante l’umido e il caldo. Siamo scalze, indossiamo vestiti coloratissimi, leggeri come il nostro animo. E’ bello lavorare in gruppo ed è proprio questo che per noi simbolizza la Coperta delle Donne:
l’unione.
Irma Kennaway