“ Si scrive ciò che si sente e si vive. Si scrive con tutto il proprio essere. E’ la sola maniera di essere onesti, di essere se stessi”.

Ivy Compton-Burnett

LA COPERTA DELLE DONNE

La Coperta delle Donne
cerca una nuova sede espositiva
Care amiche e amici, la Coperta delle Donne cerca una nuova casa, dove stabilirsi a lungo e poter essere visitata e apprezzata con calma in tutta la sua multicolor - e multiculturale - bellezza. Se avete voglia di ospitarla o avete un'idea su dove potrebbe essere collocata scrivetemi. Spero di ricevere tante proposte e poterla riappendere prestissimo! grazie.


La Coperta trova casa a:
Villa Mariani
(Casatenovo)






Un ringraziamento speciale ad Irene Carossia, direttrice del Centro di Ricerca e Sperimentazione Teatrale di Villa Mariani, per l'entusiasmo e l'ospitalità.

Casa Delle Artiste - Spazio Alda Merini
dal 23 novembre al 13 dicembre 2019
Via Magolfa, 32 - Milano
ingresso libero





TRIUGGIO, 25 novembre 2018

Sala consiliare

alla mia destra l'assessora e vicesindaco Iride Enza Funari e il sindaco di Triuggio




ARCORE, marzo 2017





In occasione della nuova esposizione ad Arcore sono stati cuciti 10 nuovi pannelli di:
Brigida Bianchi, Enrica Mauri, Luciana Benedetti, Patrizia Langiano, Rosa Maria Corti, Nadia Valloni, Biancas Tagnaio, AR.
La coperta raggiunge quindi la dimensione record di cm 300 per 630.
Ringrazio per l'invito e la collaborazione il critico Alberto Moioli e l'assessora Paola Palma.


 GROSSETO 2016









Bello anche il retro!
con le amiche di Grosseto


Rosanna Rondelli, che ringrazio per l'organizzazione sul posto










Gruppo del ricamo di Grosseto

LE DONNE DI ZANZIBAR 
COLLABORANO ALLA COPERTA DELLE DONNE
Ringrazio infinitamente Rosanna Rondelli di Grosseto
 per aver fatto da tramite e portato il progetto fino a Zanzibar.










Palazzo Comunale di Lambrugo, (CO)
12 marzo 2016











PALAZZO DEL MEDIOEVO
Olgiate  - 8 marzo 2014













Ancora più grande!!
La coperta delle Donne oggi misura cm 300 di altezza e cm 600 di larghezza.Riunisce i lavori di quasi 200 donne ed é pronta ad accoglierne tanti altri. Se desiderate partecipare con un vostro lavoro, scrivetemi e vi darò ogni informazione utile.


Segrate, 23 novembre 2013
L'associazine D COME DONNA ospita la Coperta delle Donne


con Enza Orlando, la Presidente dell'Associazione "D come Donna"




Novembre 2013

Cari amici,
la COPERTA DELLE DONNE ha una sorellina: LA COPERTA CHE UNISCE, realizzata dalle donne dell’Associazione D COME DONNA, di Segrate (MI).
Potete vederle entrambe, partecipando alla Mostra Laboratorio Rosa Shocking.

Nell'occasione scoprirete la Coperta arricchita di 19 pezzi, provenienti da Italia e Zanzibar!


AUDITORIUM ISTITUTO COMPRENSIVO ALBERT SCHWEITZER
VIA SAN ROCCO 4, SEGRATE (MI)

DA SABATO 16 A DOMENICA 23 NOVEMBRE 2013
SABATO E DOMENICA 10.00 - 19.00 (ORARIO CONTINUATO)
DAL LUNEDÌ AL VENERDÌ 16.00 - 19.00

Sabato 23/11 FESTA per la conclusione del manufatto "La coperta che unisce" potrete ammirare il grande lavoro che le donne del territorio hanno portato a termine; nella stessa occasione festeggerà questo evento anche la famosa "Coperta delle donne" di Alina Rizzi,  quest'ultimo manufatto sarà esposto durante tutta la settimana della Mostra ed alla conclusione di sabato 23/11 avremo il piacere di incontrare la sua ideatrice, Alina Rizzi, giornalista e scrittrice,  che sarà presente tra noi. Vi attendiamo numerosi per trascorrere insieme questi giorni di "creatività femminile".
Associazione D come Donna - Segrate - 


LA COPERTA DELLE DONNE
2008-2012

misure: cm 300 x 550. Hanno partecipato 180 donne da tutto il mondo.



Guarda il filmato trasmesso il 27-12-09 
da RAI 3 nel programma di Licia Colò 
"Alle falde del Kilimangiaro"
vai su YouTube al seguente indirizzo

http://www.youtube.com/watch?v=mCyMjesjlgE





ANCORA UNA VOLTA DELL’ARTE FEMMINILE

Penelope
l’inganno
dolore
noia
telaio
silenziosa musica
il giorno e la notte
pazienza
l’attesa
ostinazione
armatura
viaggio

Ecco i temi della tessitura. D’altronde, anche il dolore per diventare creativo deve farsi noia, diceva Cesare Pavese. Gli fa ecco Ellias Canetti: appresi allora fino a qual punto l’ostinazione può diventare creativa quando si allea con la pazienza.
L’universo tessile è, nel mondo greco e nella cultura occidentale (e curiosamente solo in quello), una prerogativa femminile. (Valeria Andò – L’ape che tesse). La figura scura e seminuda di Gandhi… accoccolato a filare il suo cotone: come un ragno, sarebbe stata improponibile nella cultura di derivazione classica greco-latina e ebraico-cristiana”. (Adriano Sofri Il nodo e il chiodo). Se per i greci tessere e filare era considerato un lavoro indegno all’uomo era diverso altrove. Erodoto riporta casi di viaggiatori in Egitto che trovavano là il mondo alla rovescia, con gli uomini che tessevano e le donne che andavano al mercato.

Per gli ebrei prima, e per i cristiani dopo, una donna efficiente è quella che:

si interessa della lana e del lino
sta sempre occupata con le mani…
le sue mani le mette alla conocchia
le dita sue si occupano del fuso…
Proverbi di Salomone
In Grecia una corona annuncia la nascita di un maschio, una manciata di lana – di una femmina.
Se è vero che il mito è un’enciclopedia, quello di Penelope è il capitolo sulla tessitura. Le donne stanno al telaio come gli uomini alla guerra.
“La navette est à la tisserande ce que la lance est au guerrier” (Papadopoulou-Belmehdi). Gli opposti sono gli elementi più interessanti di questo mito. “Le popolazioni primitive, e anche le civiltà classiche, hanno elaborato accurate tabelle dei principi dualistici che dominano la vita umana sulla terra… la tabella dei Pitagorici elencava così i principali: finito-infinito; dispari-pari; unità-pluralità; destra-sinistra; maschio-femmina; quieto-mosso; retto-curvo; luce-oscurità; buono-cattivo.

Queste coppie di opposti si comportano in maniera singolare. Così la destra, il sesso maschile, la luce, il bene, la forza, la vita stanno da una parte; la sinistra, il sesso femminile, il buio, il male, la debolezza, la morte.
La nostra risposta?... trasformando la tela in un’operazione della mente. Quindi dell’arte.
Mente – caccia – tessitura, sono elementi legati da un forte legame di parentela che il ragno, per sua natura, riassume dentro di sé perché tessendo ordisce la sua astuta caccia. Come dice Democrito, la tessitura è un’arte appresa proprio imitando il ragno e gli uomini sono suoi discepoli. La caccia del ragno è scuola d’arte e d’architettura, ma anche scuola per la condotta in battaglia di Atena (tessitrice anch’essa), “non è selvaggia impetuosità ma un qualche cosa di coltivato con raffinatezza, è danza, tattica, abnegazione” Atena sostituisce la lancia al filo, ma alla forza – strategia.
Ecco, Arianna, figlia di Monosse e quindi sorella, per via di madre, di Minotauro. Fu grazie all'innamorata fanciulla che l'eroe poté uscire dal labirinto dipanando verso l'uscita un gomitolo di filo d’Arianna
E infine – Vello d'oro. Alla ricerca di questo favoloso manto d'oro si avventurarono gli Argonauti. All'impresa partecipò anche l’infelice Orfeo. Calmava il suo canto i flutti del mare in tempesta, aiutava gli Argonauti di non cadere preda delle malìe di Sirene che saranno anche le tentatrici di Ulisse e dei suoi uomini nell'Odissea, chiamandoli negli abissi. Che altro non sono che Ventre. Lì si cella il Mistero dell’Universo. Ventre è Donna. Il filo d’Arianna ci riporta all’Itaca. La tela si fa, la tela si disfa. L’attesa delle stagioni. Cicli della vita e della storia.
150 artiste della Coperta delle donne, ideata da Alina Rizzi, sono Penelope o Atena, Arianna o Pandora, con un linguaggio suggestivo, che attinge alle antiche storie narrate attorno al fuoco e nelle odissee degli argonauti, hanno creato un mare a quadretti tempestoso di colori. Quindi un tappeto volante.
Buon viaggio, care pellegrine.È ora.

Ascoltando il canto (testo collettivo) delle Madres de la Plaza de Mayo

“Como una manta de retazos
…como una manta de retazos,
“dijimos un dia,“ de ésas que cosìan
nuestras abuelas. Cada retazo nos dejaba imaginar
la historia de una vida diferente de las demàs.
Pero unido a los otros por ese arte de mujeres
nos servìa de abrigo y de memoria.
Esas mantas enserraban la historia
de toda una familia…”


“Come una coperta fatta di pezze
…come una coperta fatta di ritagli,
“abbiamo detto un giorno”, di quelle che cucivano
le nostre nonne. Ogni pezza ci lasciava immaginare
la storia di una vita differente.
Ma unita alle altre quell’arte di donne
ci serviva da riparo e da memoria.
Quelle coperte racchiudevano la storia
di tutta una famiglia”


Quelle coperte racchiudevano la storia. Forse Odisseo era un disaparicidos originario? Per le donne gli uomini calati nel nulla lo sono sempre. Così le donne tessono. E cantano.

  
Evelina Schatz
(testo pubblicato sul catalogo della mostra “Libro d’artista”
a cui ha partecipato la Coperta delle Donne. Mosca, 26-30 novembre 2008)

MILANO

Biblioteca Chiesa Rossa

dal 14 al 28 settembre 2013

 

GROSSETO 8 marzo 2012

presso la Sala delle Contrattazioni della CAMERA DI COMMERCIO
con LA LIBRERIA DELLE RAGAZZE












 

Saronno, Casa Morandi.

 dal 5 al 20 marzo 2011
 (con esposizione di opere di Alina Rizzi e Marisa Cortese, ispirate alla Coperta delle Donne)




 Marisa Cortese e Alina Rizzi


Il sindaco di Saronno, Marisa Cortese, Alina Rizzi, l'assessore Daniela Nasi


LA COPERTA DELLE DONNE

a TRAVAGLIATO (BR) dal 9 al 30 ottobre 2010

Chiesa del Suffragio

Inaugurazione sabato 9 ottobre ore 21,30 con Alina Rizzi




Ecco una bellissima poesia di Madre Teresa di Calcutta dedicata a tutte le donne.

CIO' CHE CONTA
Tieni sempre presente che la pelle fa le rughe,
i capelli diventano bianchi,
i giorni si trasformano in anni…
Però ciò che è importante non cambia;
la tua forza e la tua convinzione
non hanno età.
Il tuo spirito è la colla di qualsiasi tela di ragno.
Dietro ogni linea di arrivo
c’è una linea di partenza.
Dietro ogni successo c’è un’altra delusione.
Fino a quando sei viva, sentiti viva.
Se ti manca ciò che facevi, torna a farlo.
Non vivere di foto ingiallite…insisti
anche se tutti si aspettano che abbandoni.
Non lasciare che si arrugginisca
il ferro che c’è in te.
Fai in modo che invece che compassione,
ti portino rispetto.
Quando a causa degli anni non potrai correre,
cammina veloce.
Quando non potrai camminare veloce, cammina.
Quando non potrai camminare, usa il bastone.
Però…non trattenerti mai!!!


INCONTRO MULTICULTURALE
SALE E SPEZIE
Sala Comunale - SALA MARASINO (Brescia)
 


Alcuni visitatori della Coperta delle Donne a Sale Marasino....








“PER MANO DI DONNA ”
mostra multietnica di artigianato femminile
Venerdì 11 giugno ore 18.00
Sede della Fondazione,Cemmo di Capo di Ponte
(BRESCIA)

Una selezione di materiali di artigianato femminile che raccontano abilità delle donne “di casa” e delle donne straniere che qui hanno costruito una “nuova casa”. Con l’esposizione della Coperta delle donne, un grande manufatto artistico realizzato grazie al contributo di centosettanta donne di tutte il mondo su un progetto di Alina Rizzi. Alla presenza dell’autrice.


INGRESSO LIBERO E GRATUITO

Fondazione Cocchetti in collaborazione con: Comune di Pisogne, Biblioteca L. Belli di Pisogne, Comune di Capo di Ponte, Centro Casa Giona, Fondazione Piccini per i diritti dell’uomo, Parrocchia di Darfo Boario Terme, Associazione Epocadonna, Medici Senza Frontiere


 poesia di Viviane Ciampi: "La coperta delle Donne"

LA COPERTA DELLE DONNE
LA COUVERTURE DES FEMMES

In primis
               i fili
                da
              annodare
nelle zone del simbolico.
                                       Punto
                                         su
                                       punto
                                     ribattere.
E aghi e spilli qui nel palmo della mano
dove s’inventano le storie del fare, le leggende della tenacia. 
Poi ricami e richiami. Concreti. Per niente retorici.
Con l’idea, però, di un tessuto robusto, intricato
e tutta una mappatura di cuori trafitti da piume che fanno starnutire:
noi non siamo imputabili di deviazioni nell’incoerenza.
               Tra due chiacchiere, tra l’affanno mite che ti prende,
                                               tra voci di cotone certe cose emanano:
mito cronaca tragedia e favola si confondono.
                                 Così, parlando parlando,
cucendo, un po’ schizofreniche viaggiamo
sogniamo sorelle che transitano nel deserto
e sciamane con braccia levate al cielo quando sono inquiete.
I nomi fanno ben sperare: Alina la Dolce
o Carmen la Rugiada, Anna dalle Lunghe Mani,
Mireille des Beaux Jours, Aurélie la Blonde
qui vient coudre l’amour les jours de l’orage.
Et leurs mains travaillent et leurs mains tricotent
ça rigole ça chante ça prend des voix d’enfants
tandis que leurs langues longuement se délient
leurs yeux lisent dans l’âme de l’autre
elles se comprennent (bien au-delà du fait de se connaître).
Une couverture ça chauffe ça tamponne le sang
ça couvre les vivants ça devient linceul qui cache les morts.
Quelquefois ça vous donne une idée de partage. Oui, de partage.
                    Il pensiero potrebbe cadere sui punti giusti.
Identificare le vie le trame.
Si potrebbe tessere ad esempio una coperta anti-violenza,
una trapunta della sorellanza, un plaid d’ironia
contro le innocenti divisioni del passato.
Con poco, con niente.
Con la forfora della stupidità.
Con i fili di mansuetudine della terra.

E magari tutto diventerebbe chiaro.






ASSOCIAZIONE CULTURALE SIVIERA
sala Unione Industriali
Intra - Verbania
maggio 2010



con Marisa Cortese, artista e organizzatrice dell'incontro
 

  LA COPERTA DELLE DONNE per

SOLIDARIETA' CONTRO LA VIOLENZA

EX ATENEO - BERGAMO Città alta

( 7 novembre - 20 novembre 2009)

 





Nella foto sottostante l'artista pakistana Maimuna ( a destra) allestisce il suo omaggio alla "Coperta delle Donne", esponendo tessuti provenienti dal suo paese.



Maimuna e Alina


Genova, 8 marzo 2009
LE ARIE DEL TEMPO Associazione Culturale


via Lomellini 3/3, 16124, Genova, Italy
Tel: 00 39 0102468446 - E-MAIL: info@leariedeltempo.it
http://www.leariedeltempo.it

LA COPERTA DELLE DONNE.


Il progetto artistico di Alina Rizzi nasce come stimolo alla fantasia delle donne, alla loro abilità più antica – il cucito e la manipolazione di lana, fili, tessuto – e alla solidarietà tra donne. Una coperta lavorata da tante mani femminili, che scalda dentro e fuori, creando una rete invisibile, ma autentica tra sconosciute di ogni luogo: quindi un lavoro in progress, che non si pone un punto di arrivo.
La manifestazione comprenderà l’esposizione di quest’opera composta da 150 lavori di artiste di differenti nazionalità, cuciti insieme per formare una composizione della misura di cm 300 x 450.
A Genova l’esposizione della ‘coperta delle donne’ avverrà nella Sala “del Bergamasco” presso la Camera di Commercio Industria Agricoltura e Artigianato diVia Garibaldi, 4 Genova.
Domenica 8 Marzo 2009 dalle ore 16.00 alle ore 20.00 in occasione della Festa della Donna.
L' evento sarà arricchito dalla lettura di testi poetici classici e contemporanei al femminile/per il femminile, in collaborazione con l’associazione GENOVAINEDITA - www.genovainedita.it
Interventi di:
Comasia Aquaro, Silvia Ballerini, Manuela Bellisomi, Karen Carboni, Luisella Carretta, Alessandra Cenni, Viviane Ciampi, Tina Cosmai, Carolina Cuneo, Franca Fioravanti, Mario Flamigni, Marco Fabio Gasperini, Francesco Macciò, Marco Luca Picasso, Giorgio Nouvion, Alina Rizzi, Mirko Servetti, J.C, Todd
La coperta delle donne’ sarà successivamente esposta nella sede dell’associazione LE ARIE DEL TEMPO Via Lomellini, 3/3 Genova dal 10 Marzo al 14 marzo 2009 su appuntamento. (telefono 010-2468446)

 


Grazie di cuore a tutte le artiste che hanno partecipato all'evento e che si sono dimostrate entusiaste della Coperta e impazienti di trovare nuovi spazi di esposizione. Un ringraziamento particolare a Luisella Carretta, efficiente e ospitale organizzatrice.


Sopra due foto di Carolina Cuneo ( particolari della Coperta)



 quarta fiera-mercato internazionale del
“Libro d’artista” di Mosca
26-30 novembre 2008. Casa centrale dell’artista (Krymskij val, 10). Sala № 18, terzo piano.
A cura di Michail Pogarskij
Comitato organizzativo: Evelina Schatz, Eva Novikova, Viktor Goppe, Michail Pogarskij.
“Libro d’artista” di Mosca
26.11.2008 alle 15-00 Apertura della mostra. Presentazione dei progetti speciali. CDCh (Casa centrale dell’artista). Sala № 18.
Verranno illustrati i progetti speciali: “La coperta delle donne” (curatore Alina Rizzi, Italia). Hanno partecipato alla realizzazione della coperta circa 150 artisti europei; “Botinok” (Stivaletto, curatore Aleksandr Lavrent’ev); progetto degli studenti del MGChPU “Stroganov” (Università statale d’arte e pedagogia di Mosca). “Ždu” (Attendo) – progetto di Aleksandr Lišnevskij (Rostov-na-Donu), “Art-ekvilibrium” (Arte-equilibrio), “Čten’ i Nečten’ (“Letto e non letto”) progetto speciale di Michail Pogarskij. Dettagli su www.pogarsky.ru

“Libro d’artista” di Mosca




SPAZIO SCOPRICOOP
presenta

LA COPERTA DELLE DONNE
un progetto di Alina Rizzi

inaugurazione
Lunedì, 10 novembre ore 19,00
Via Arona,15 – Milano (1° piano)

Sarà presente Alina Rizzi e una rappresentante del CISDA
 (Orari di visita: martedì 4 nov. dalle 16,30 alle 17,30 – mercoledì 5 nov. dalle 18,30 alle 19 –
Venerdì 7 nov. dalle 17 alle 18. Informazioni: alinarizzi@virgilio.it



Alcune artiste della Coperta.



PAROLARIO
presenta

LA COPERTA DELLE DONNE
un progetto di Alina Rizzi


inaugurazione Mercoledì, 27 agosto ore 17,30
Introduce il critico Evelina Schatz e partecipa una rappresentante del CISDA
Hanno contribuito alla COPERTA più di 150 donne, tra cui moltissime artiste italiane e straniere:
Via Roosevelt 2/A - L'esposizione proseguirà dal martedì al sabato, dalle ore 11 alle 19, fino al 6 settembre







Galleria
Quintocortile
Viale Col di Lana 8 - 20136 Milano - tel. 338. 800. 7617


Alina con Evelina Schatz

Care artiste,
Lunedì 31 marzo presso Quintocortile, Viale Col di Lana 8, Milano, alle ore 19 ci sarà la raccolta dei lavori per la Coperta delle donne di Alina Rizzi di cui Evelina Schatz si è fatta promotrice.
Essendo il 31 anche il giorno del compleanno di Mavi Ferrando ci sarà un doppio motivo per incontrarsi e fare un brindisi insieme.
31 marzo 2008 alle ore 19

CONSEGNA COPERTA (con festa)


ALCUNE TESTIMONIANZE DELLE AUTRICI DELLA COPERTA: 
 
MAIMUNA E LA COPERTA
 Ieri sera verso la una di notte ho finito il mio quadrato per la Coperta delle Donne. Che piacere realizzarlo! Grazie. Mi sono ricordata quando nel deserto, la sera, alla luce di una lampada al kerosene con attorno migliaia di piccoli insetti attirati dalla luce, mia Mamma tirava fuori una grossa borsa chiamata "the rag bag" ossia la borsa degli stracci. Questa borsa ci accompagnava in tutti gli spostamenti che mio padre giudice subiva ogni 18 mesi o 2 anni. Era l'incubo della mia mamma perchè mio Padre collezionava di tutto, soprattutto le antichità, le porcellane cinesi e giapponesi, le armi antiche, mobili, sculture, i ricami dei nomadi della nostra provincia. Tutte queste cose preziose andavano impacchettate con cura in un grosso baule rosso che conteneva anche la rag-bag e assieme ai 2 pianoforti della mia nonna hanno attraversato le dune, le sabbie, le stradine del deserto. Grazie a queste follie di mio padre e al suo striminzito stipendio, noi avevamo solo i vestiti e le scarpe che erano assolutamente necessari. Il lusso, gli extra, erano parole sconosciute a casa. Di conseguenza ogni cosa era riciclata, specialmente i vestiti e la biancheria di casa. La rag-bag ci ha accompagnato finchè ho lasciato il mio paese per andare a studiare da mia nonna in Inghilterra. Ogni sera, senza radio né TV, né luce elettrica, né acqua corrente ci incontravamo con le zie, le cugine, gli amici in visita ( rari per il caldo insopportabile e le zanzare), spesso anche sole, a lavorare le nostre coperte, cucendo insieme quadratini piccoli di stoffa rimasti da ogni tipo di avventura domestica. Nel deserto la malaria è comune e mio fratello ed io ne eravamo vittime. La febbre altissima era accompagnata da brividi e soprattutto da incubi ricorrenti. Così ci coprivamo con queste nostre coperte ("rasai" nella nostra antica lingua Sindhi), creando una montagna sopra di noi.  Ricordo ancora, dopo tanti anni, la provenienza dei piccoli quadrati cuciti insieme: erano come un'ancora a cui mi aggrappvo per rassicurarmi durante quegli incubi tremendi. Altre volte, protette dalle zanzariere dei letti, dormivamo sotto il cielo stellato del deserto, io e le mie sorelle aggrappate l'una all'altra sotto i "rasai", ascoltando i guardiani della notte. Perchè la notte nel deserto è molto fredda. Ma che voglia di tornare!
Il mio quadrato per la Coperta delle donne è preso dalla  mia rag-bag che, come puoi immaginare, è ricca di ogni tipo di stoffa riportata anche dalle mie visite al nostro santo  Pakistan. Ho scelto questo pezzo liso e consumato, tratto da una vecchia giacca da pigiama di mio marito Alberto, chiamato Bertie, il nome ricamato sul quadrato. La fragilità, la resistenza della stoffa, simbolizzano la nostra lunga convivenza, il matrimonio sopravissuto, la tasca recipiente delle tante esperienze insieme, il rammendo e ricamo del mio lavoro di donna che ricorda, racconta, ricicla e tiene insieme la coppia e la famiglia. Anche i bottoni raccontano la storia del pigiama e li ho cambiati con quelli che erano in casa. Volutamente non ho usato la macchina da cucire, per stare il più a lungo possibile con questo lavoro, che mi ha dato tantissimo piacere realizzare.
 Maimuna (Pakistan – Milano)
 
MARZO A GOA – CALANGUTE 2009
 Siamo sedute a terra, le gambe incrociate. Dalla porta aperta sentiamo lo sciabordio del mare. Samagra ( seguace del guru Osho) ci ospita stasera. Lei è pittrice e ha messo tutti i colori immaginabili a nostra disposizione… Giochiamo con i pennelli, i colori ad acqua, il glitter e la colla, ascoltando la musica di Prem Joshua. E’ notte, siamo contente di rilassarci in questo modo. Dipingiamo l’Om, una brezza ci tiene fresche, nonostante l’umido e il caldo. Siamo scalze, indossiamo vestiti coloratissimi, leggeri come il nostro animo. E’ bello lavorare in gruppo ed è proprio questo che per noi simbolizza la Coperta delle Donne: l’unione.
Irma Kennaway
 
LA PASTA ROSSA (Vedovanza)
di Anna Aurenghi

Ad Anna piaceva la pasta “rossa”.
Inutilmente i suoi mariti,
prima di morire,
cercavano di convincersi che
per il condimento sarebbe bastato
qualche pomodoro sugoso…

 
LONELINESS

ricerco il minimo comun denominatore
fogli di carta velina: sovrapposizione/sovraesposizione di fragilità resistente.

sul bianco/nel bianco tracciare un segno di filo bianco
come tracciare segni nelle neve
silenzi
una linea quasi a metà
perché tra me e la solitudine
nessuno ha vinto nessuno ha perso.

“I’ve played with loneliness
No one won
No one lost”

in tutto questo biancore del gioco tra me e la solitudine in basso a sinistra tre righe di caratteri neri le lettere trasferibili che tanto ci piaceva usare quando eravamo bambine
calcavi sulla lettera che magicamente appariva sul foglio
era una gioia
il senso soddisfatto di un pomeriggio trascorso a passeggiare tra le parole
già da bambine giocavamo felici in folgorante solitudine
come quando scende la neve
e nel bianco le “cose” bianche le vedi di più.
 27 ottobre 2009, Monica Galanti per la “Coperta delle Donne”

AUTRICI DELLA COPERTA DELLE DONNE

Alba De Col, Alina Rizzi, Angela Tulimiero, Anna Vido, Anna Aurenghi, Anna Rosa Faina Gavazzi, Anne Delaby, Antonella Prota Giurleo, Antonia Anzani, Antonia Bozzoli, Anna Maria Prina, Ariel Cambiati, Armanda Verdirame, Ashiti, Ass. Membranas Das 5 Marias, Aurelia Pasotti, Betty, Bianca Madeccia, Bice Masciadri, Brigitte Koehne, Bruna Di Rodi, Carmam Fausta Jardim, Carolina Cuneo, Celina Spelta, Chiara Bonetti, Chiara Pioppi, Christa Wibbelt, Clara Figueira, Clotilde Broglia, Cristina Mambretti, Cristina Caremi, Daniela Invernizzi, Danielle Dan, Deo Mirando, Donatella Berra, Draga Obradovic, Elia Gatti, Elisabetta Colzani, Emanuela Comparetti, Emanuela Mezzadri, Enrica Mauri, Eny Herbest, Estelita Branco, Evelina Schatz, Fatima Siqueira Borges, Fausta Squatriti, Franca Munafò, Francesca Santucci, Giada Mariani, Gigliola Bosio, Giuliana Galli, Giuliana Postiglione, Graziela Gianola, Gretel Fehr, Gulla Jensen, Gunel Yuran, Hanne Metthiesen, Heloisa Sonaglio, Iara D’Elia, Ieda Mariano, Irja Rautala, Irma Kennaway, Isa Martini, Jane Balconi, Jane Becker, Jacira Fagundes, Julia Riambova, Jussara Leite Krombauer, Kosty, Laboratorio Procaccini, Javinia Thys, Leci Bohn, Lidia Nawrocka, Lis Rejnert Jensen, Lucia Thonè, Lucia De Franco, Luigia Civati,  Luisa Bergamini, Luisella Carretta, Luiza Guttierrez, Maimuna, Manuela Amati, Mara Caruso, Margherita Mariani, Mari Jana Pervan, Maria Darmeli Araujo, Maria Inversi, Maria Cecilia Remunato, Maria Da Gloria Oliveira, Maria Do Carmo Toniolo, Maria Eliane Radè, Maria Rodrighes, Maria Julieta Ferreira, Maria Sabrina Consonni, Maria Luisa Cangeri, Maria Pia Quintavalla, Mariella De Santis, Marilde Magni, Marilè Cattaneo, Marina Rossi, Marina Costa, Marina Giulia Crippa, Marines Spagnol, Marisa Cortese, Mariza Monte, Marta Dolfin, Mavi Ferrando, Meshter Mussoi, Micaela Tornaghi, Monica Giopp, Monica Galanti, Monica Rotta, Monica Wolf, Marilia Saltiel, Marithè Bergamin, Nadia Magnabosco, Nadia Valecchi, Nevia Gregorovic, Neiva Mattioli Leite, Paola Pioppi, Patricia Yumi Kawahara, Pirjo Heino, Renate Mezenov Sa, Rita Frigerio, Rosa Knippling, Rosa Elisa Giangoia, Rosalba Battaiotto, Rosanna Veronesi, Rosana Lang, Samagra, Serena Rossi, Shaista M Isani, Silvia Cibaldi, Simona Fumagalli, Sirlei Caetano, Stefania Mazzi, Stefania Della Torre, Stefania Ratti, Susanna Lehtinen, Susy Zappa, Sylvia Faddis, Sylvie Durbec, Susanna Hinnawi, Tania Luzzatto, Teresa Turati, Terezinha Dirce, Thereza Jacob, Thereza De Azevedo, Therezinha Fogliatto Lima, There Boff Reis, Vera Wildner, Vera De Antoni, Vera Presotto, Viviane Ciampi, Vanna Colombo, Wilma Baruffini, Yrokni, Carla Tognazzi, Subira Suleman Pandu, Club del Ricamo Grosseto, Wahida Hened Mcee, Rosanna Rondelli, Fatma Abdaliah, Franca Gazzarri, Teodora Bianchi, Mosi Silima, Cinzia Cappellini, Wahida Muhammed, Fiorella e Paola Asprea, Asha Hussein, Alessandra Giglioni Piancastagnaio, Njuma Miuadini, le vestaglie azzurre della Mabro, Shania Rashid, Contri Daniela, Zhina Hamad, Brigida Bianchi, Patrizia Langiano, Rosa Maria Corti, Nadia Valloni, Bianca Tagnaio, Enrica Mauri, Luciana Benedetti.

Amici di Villa Farina, Lucia Rosano, Elena D’auria, Lenuta Virlan, Romaniello Lucia, Mariachiara De Ponti, Sofia Brivio, Mariangela Grano, Elena Primiano, Tiziana Figini, Ass. Noi di Penelope, Mara Sansonetti, Serena Maggi, gruppo Fuori Registro, Francesca Sisti, Maria Brambilla, Marina Ravot, Letizia Mor + M.M.E., Daniela Gilardoni, Chiara Orsenigo, Fabiola botta, Susanne Muller-Baji- Camelia Corlatanu, Rosalba Colombo, Angie Mandy, Patrizia Pinto   



 

1 commento:

  1. MARZO A GOA – CALANGUTE 2009

    Siamo sedute a terra, le gambe incrociate. Dalla porta aperta sentiamo lo sciabordio del mare. Samagra ( seguace del guru Osho) ci ospita stasera. Lei è pittrice e ha messo tutti i colori immaginabili a nostra disposizione… Giochiamo con i pennelli, i colori ad acqua, il glitter e la colla, ascoltando la musica di Prem Joshua. E’ notte, siamo contente di rilassarci in questo modo. Dipingiamo l’Om, una brezza ci tiene fresche, nonostante l’umido e il caldo. Siamo scalze, indossiamo vestiti coloratissimi, leggeri come il nostro animo. E’ bello lavorare in gruppo ed è proprio questo che per noi simbolizza la Coperta delle Donne:
    l’unione.


    Irma Kennaway

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