“ Si scrive ciò che si sente e si vive. Si scrive con tutto il proprio essere. E’ la sola maniera di essere onesti, di essere se stessi”.

Ivy Compton-Burnett

LA DANZA MATTA poesia





LA DANZA MATTA, poesie 2000-2010 
(Ismecalibri, 2011) 
Solo da una “danza matta”, che inceda quasi a occhi chiusi seguendo le orme  invisibili dell’anima, possono nascere parole forti ed impreviste per dire ciò che è al di là del dicibile: “Bacio che si scopre/ Amore - / appartenersi nella carne / che non conosce/ Parole”. Una danza che, in versi ora incalzanti, ora distesi, coglie la “pausa minerale” di chi “ama in un momento/ istinto perfetto/ di solitaria duplice pienezza/… dentro le...



24 settembre 2013 - La Provincia
Presentazione all'Associazione Culturale Dialogo - 24-9-2013









Dal "Corriere di Como" - 1 marzo 2012
POESIE SENZA VELI

Solo da una “danza matta”, che inceda quasi a occhi chiusi seguendo le orme invisibili dell’anima, possono nascere parole forti ed impreviste per dire ciò che è al di là del dicibile: “Bacio che si scopre/ Amore - / appartenersi nella carne / che non conosce/ Parole”. Una danza che, in versi ora incalzanti, ora distesi, coglie la “pausa minerale” di chi “ama in un momento/ istinto perfetto/ di solitaria duplice pienezza/… dentro le stanze invase/ da rumori ostili/ da ferraglie chiuse” e canta “la carne il grido/ il tempo liquefatto” quando “nella stanza del calore/ lenti i movimenti/ raccolgono riannodano/ con gesto infinito/ l’estuario sanguigno l’intreccio/ che si rivela.” Di questa pasta tenera e drammatica, estratta ancora incandescente dalla forgiatura del vivere ma anche rappresa in forma consistente e definitiva, sono le poesie pubblicate nel libro “La danza matta” di Alina Rizzi, edito da Ismecalibri, composte nell’arco di un decennio, dal 2000 al 2010. L’autrice ha pubblicato i romanzi “Amare Leon” – da cui il regista Tinto Brass ha tratto il film Monamour -, “Passione sospesa”, “Come Bovary”. “Donne di cuori” e gestisce il sito www.segniesensi.it, dedicato alla scrittura e all’arte al femminile. Tra le numerose raccolte poetiche, ricordiamo quelle recentemente pubblicate Tu sei uno, Poete di-versi, From Mogador, E venne il tempo.
La serie di versi Il mantra dell’attesa mette a nudo la sete della passione amorosa fra vitalità e distruzione, così che “ dopo i marosi e le spinte/ dell’impeto incosciente” galleggiano frammenti di solitudine e si fanno “cani randagi i giorni lunghi a venire”.
Nelle poesie raccolte sotto il titolo di Orsa Maggiore, l’abbraccio materno è invocato come “nicchia di neve… uno spazio rotondo / per le ossa pesanti”, mentre il germogliare dell’esistenza è un crudo e rilucente nascere ”nella terra rossa intrisa/ mensilmente caduca/ da cui germino i miei rami torti/ svezzati dall’arsura e dal silenzio/ forti per il cielo/ pronti per la vita.”
La Bellagio degli anni ’70 è lo scenario di “riti lacustri/ ogni domenica in fuga/ … il lago sotto il sole/ un battello pomeridiano/ la noia sfatta dei rientri”.
Un altro paesaggio, quello di Marine cipriote, celebra invece un desiderio che lascia “impronte appaiate” sullo sfondo di un mare senza tempo: “… cedo al rischio delle onde/ nella verde gola incuneata/ dal profilo scosceso: il tuo desiderio./… Ecco il mio mediterraneo/ la tua zattera un letto.”
Nei versi che danno il titolo alla raccolta, La danza matta, il tempo, inesorabile sfondo di ogni figura, di ogni orizzonte, fa udire “dentro la bolla musicale/ il ticchettio delle stagioni – dall’inverno al calore/ dal buio alla forma” e il suo ritmo risuona dentro il corpo stesso: “Batte batte il tempo nelle vene/ i palmi premuti le tempie martella”, fino al “riversarsi caldo fluire/ dentro le anse del giorno/ colmate a sera.”
Ma nelle Lettere dall’ombra, scritte in ricordo della poetessa Mariella Mischi, “esile Ofelia offesa”, il tempo si fa culla di ricordi e affetti e rievoca la comune“danza di lettere appuntite”, mentre in Baby blues vita e scrittura sembrano prendere respiro oltre il tempo che scorre: “Impasto i giorni e la carne/ le parole nei canti/ … Ora scrivo/ un libro respirante/ senza punteggiatura/ in lingua universale.”
Giuliana Panzeri






con la goirnalista Katia Trinka

Presentazione alla libreria LA CORNICE - Cantù, maggio 2013












 
presentazione all'Osteria del Gallo - "Incontro con l'autore"  - Como  2013 

 





cena con poesia al Ristorante Albergo Canzo, con Gianni, novembre 2012

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