“ Si scrive ciò che si sente e si vive. Si scrive con tutto il proprio essere. E’ la sola maniera di essere onesti, di essere se stessi”.

Ivy Compton-Burnett

lunedì 22 giugno 2015

INTERVISTA


INTERVISTA PER IL BLOG COGITO ERGO...SCRIVO 
 http://www.bonfirraroeditore.it/blog/item/149-8-giugno-l-uscita-dell-ultimo-libro-della-giornalista-alina-rizzi-per-la-serie-cogito-ergo-scrivo-13.html#.VXBLbxQ7cNV
  
PELLE DI DONNA è un libro di storie vere e documentate, da dove vengono?
Dalla cronaca soprattutto. Sono storie che ho raccolto negli ultimi anni per le riviste a cui collaboro. Storie di donne vittime di violenza e soprusi, da parte dei loro uomini soprattutto.
Crede sia utile raccontare i fatti per combattere la violenza di genere?
Sì, assolutamente. Raccontare serve a condividere, a tenere alta l’attenzione su questo enorme problema. Serve anche alle vittime per non sentirsi sole e isolate, per trovare la strada per superare l’esperienza e il dolore. Le donne che ho intervistato ce l’hanno fatta: sono state forti e coraggiose, si sono ribellate, hanno salvato la propria dignità oltre che la propria vita.
Nel libro racconta anche storie di donne straniere: per esempio della pratica dell’infibulazione e del racket della prostituzione nigeriana.
E’ vero, perché il problema dei soprusi sulle donne è trasversale, coinvolge il nord e il sud del mondo, religioni e culture diverse. Nessuno deve sentirsi estraneo al problema. Viviamo in una società patriarcale, che solo in anni recenti, con fatica e grazie al lavoro di tante donne, è stata messa in discussione. Non possiamo assolutamente tornare indietro. E per farlo occorre fare fronte comune.
Il racconto intitolato “Lapidata” è la storia di un femminicidio. Non teme che il libro sia troppo “duro”?
I miei racconti non possono essere certo più duri della realtà. E alla realtà, in questi casi, non ci si deve sottrarre. Non ho scritto un libro rilassante, è evidente, ma non ho neppure cercato di enfatizzare queste storie. Mi sono attenuta ai fatti, cercando di dare voce anche ai pensieri e alle emozioni delle protagoniste, e credo di esserci riuscita, perché rileggendo i racconti prima che venissero pubblicati,  si sono completamente ritrovate. E’ stato uno scambio profondo e intenso, del quale sono molto grata ad ognuna di loro: hanno voluto condividere con me momenti fondamentali delle loro vite e, con molta generosità, hanno offerto la propria esperienza ad ogni lettrice.

Nessun commento:

Posta un commento