“ Si scrive ciò che si sente e si vive. Si scrive con tutto il proprio essere. E’ la sola maniera di essere onesti, di essere se stessi”.

Ivy Compton-Burnett

lunedì 24 giugno 2013

Chissà se hanno un senso anche i miei 52 diari... Credevo di sì ma, se poi te ne spariscono alcuni? E' come essere derubati di brandelli di vita.
«Giunto a casa, prese subito i suoi diari, da tempo abbandonati, ne rilesse alcuni brani e scrisse quanto segue: «Per due anni non ho tenuto un diario, pensando che non sarei più tornato a queste bambinate. Ma non era una bambinata, bensì un dialogo con me stesso, con l'io più autentico, divino, che vive in ogni uomo».

Lev Tolstoj, “Resurrezione” (romanzo scritto a Jasnaja Poljana tra il 1889 e il 1899).
 

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